schèma (etologia)
in etologia schema del partner, della preda, del predatore, insieme di caratteristiche il cui effetto cumulativo determina in un animale una risposta innata all'oggetto che le presenta. Per esempio, in alcune libellule (Calopterigidi) è sufficiente un'ala della femmina per scatenare il comportamento di corteggiamento del maschio; in altre è necessario che la femmina sia in volo; certi gufi attaccano qualsiasi piccolo animale se presenta forma compatta, dimensioni comprese entro certi ambiti e almeno alcune parti in movimento; certi uccelli acquatici, come oche e anatre, mostrano una reazione di allarme o di fuga se scorgono in volo un uccello con collo breve e coda lunga, che si muova alla velocità di circa cinque-dieci lunghezze al secondo (caratteristiche che accomunano numerosi uccelli predatori); la medesima reazione è indotta anche da sagome artificiali che presentino le stesse caratteristiche; se tuttavia le sagome vengono fatte “volare” in direzione opposta, in modo che acquistino la fisionomia di un uccello a collo lungo e coda corta, non suscitano alcuna reazione di paura; schema locomotorio, sequenza ritmica dei movimenti degli arti nella locomozione; schema motorio di base, insieme degli elementi di movimento e postura che caratterizzano determinati comportamenti (per esempio la minzione o la defecazione in molti mammiferi e uccelli ecc.); schema fisso di azione, sequenza motoria stereotipata programmata geneticamente; rappresenta una coordinazione motoria ereditaria; il termine è stato proposto da K. Lorenz per definire singole sequenze motorie attuate da sole (per esempio lo scuotimento) o come parte di comportamenti complessi (per esempio nel corteggiamento) e che hanno il carattere di movimenti istintivi; pertanto, sebbene rappresentino risposte a stimoli, gli schemi fissi di azione presentano un ordinamento spazio-temporale indipendente dagli stimoli esterni o periferici. Queste forme di movimento costanti hanno quindi la qualità di caratteri tassonomici altrettanto validi di quelli morfologici; schema comportamentale acquisito, combinazione di comportamenti innati mediata dall'apprendimento, anche detta tradizione; per esempio, in Gran Bretagna alcune specie di cince (genere Parus) hanno imparato a rompere i tappi di stagnola delle bottiglie del latte, lasciate dai fornitori davanti alle porte delle case, per mangiare la panna accumulatasi nel collo delle bottiglie stesse; per far questo adottano una serie di moduli motori innati (beccare, trattenere con la zampa, strappare ecc.) ma la situazione in cui li applicano è evidentemente appresa. Il costume si è inoltre diffuso in un'area assai più estesa di quella originaria, grazie alla capacità delle cince di apprendere per imitazione, ed è un esempio di conservazione, in generazioni successive, di un comportamento acquisito.