scalinàta
sf. [sec. XVII; da scalino]. Scala monumentale, di dimensioni notevoli, adibita all'accesso a palazzi signorili o edifici pubblici, al collegamento di complessi architettonici posti a quote diverse o a particolari funzioni di viabilità e di arredo urbano. La progettazione di scalinate, di cui si conservano splendidi esempi dell'antichità (per esempio le ziqqurat mesopotamiche, le piramidi mesoamericane) assunse, dal sec. XVI, una nuova dimensione, sia al fine di conferire monumentalità agli edifici patrizi (Palazzo Farnese a Caprarola, del Vignola; Villa Medici a Poggio a Caiano, di Giuliano da Sangallo ecc.) sia per operare scenografiche sistemazioni urbanistiche (scalinata del Campidoglio, di Michelangelo; scalinata di Trinità dei Monti, di A. Specchi e F. De Sanctis).