sardina

sf. [sec. XIV; dim. di sarda]. Pesce (Sardina pilchardus) della famiglia dei Clupeidi detto anche sardella e sarda. Lunga sino a 25 cm, possiede un corpo slanciato, compresso ai fianchi, carenato e rivestito di scaglie caduche; il colore è verde-blu sul dorso, argenteo sul resto del corpo. Le sardine vivono nel Mediterraneo e nelle acque europee dell'Oceano Atlantico. Raggiunta la maturità sessuale, si raggruppano e migrano in acque costiere superficiali con temperatura compresa fra 13 e 23 ºC, dove le femmine depongono fino a 60.000 uova ognuna; dopo la fecondazione le sardine tornano in zone più profonde. La loro pesca avviene, generalmente, dopo la deposizione delle uova, quando si riuniscono in grandi branchi. Si cibano di piccoli crostacei e di altri animaletti planctonici. Hanno carni molto tenere e gustose; le loro larve sono assai apprezzate come alimento e vengono smerciate sotto il nome di bianchetti. Le sardine sono alla base di una notevole attività peschereccia e di conservazione del pesce, soprattutto nei Paesi europei mediterranei e in Portogallo.

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