sacramentale

(ant. sagramentale), agg. e sm. [sec. XIV; dal latino tardo sacramentālis, da sacramentum, sacramento].

1) Agg., che è di un sacramento, che si riferisce o che si può ottenere in virtù di un sacramento. Fig., rituale, abituale: il sacramentale riposino dopo il pranzo.

2) Sm. pl., azioni sacre della Chiesa che hanno lo scopo di consacrare persone o cose al servizio di Dio e d'implorare sui fedeli i suoi benefici. I sacramentali sono un'estensione dei sacramenti a tutte le situazioni della vita. A differenza però dei sacramenti, istituiti per volontà di Cristo, i sacramentali esistono per volontà della Chiesa e possono essere aumentati o diminuiti secondo la necessità. Con i sacramenti e i sacramentali ogni evento della vita viene permeato dalla grazia che deriva dalla croce di Cristo e ogni cosa materiale viene orientata alla santificazione dell'uomo e alla lode di Dio. Alcuni sacramentali sono benedizioni costitutive perché danno alle persone, oggetti, luoghi o cose un carattere sacro, che le sottrae all'uso comune per destinarle al servizio di Dio e della comunità cristiana. Se nella benedizione è usato l'olio santo, si chiamano più propriamente consacrazioni. Per le persone vi sono anzitutto i ministeri, che conferiscono l'ufficio di compiere qualche servizio sacro, come distribuire la Comunione, leggere pubblicamente la Sacra Scrittura. Poi vengono i sacramentali per particolari circostanze della vita: benedizione dell'abate e dell'abbadessa, consacrazione delle vergini, professione religiosa, ecc. Per le cose vi è soprattutto la dedicazione di una nuova chiesa e dell'altare, la benedizione dei cimiteri, delle campane, degli oli sacri, della suppellettile dell'altare, delle statue, medaglie, corone, ecc. Altri sacramentali sono benedizioni invocative, nelle quali si rende grazie a Dio per una cosa buona o un beneficio, s'invoca la sua protezione sulle persone e sulle cose.