romanismo
Indicesm. [sec. XIX; da romano (aggettivo e sostantivo)].
1) Espressione, termine, costrutto proprio della parlata locale di Roma.
2) Nell'ambito della storia dell'arte, atteggiamento culturale, più che un movimento organizzato di artisti, limitato a un momento o a un luogo presente in vari Paesi nei sec. XVI e XVII. Il romanismo si identifica infatti con l'assunzione come modello “classico” dell'arte di Roma e inizia fin dal secondo-terzo decennio del sec. XVI, quando la seconda generazione di manieristi fiorentini e i primi artisti fiamminghi e olandesi giunti in Italia imitarono e sintetizzarono, in quanto modelli perfetti, le forme di Raffaello e Michelangelo, diffondendole in Italia e in Europa. Per tutto il Cinquecento e il Seicento il perfezionamento degli studi a Roma, sia individuali sia patrocinati dalle accademie, rimase una tappa fondamentale dell'educazione artistica anche se, col mutare del gusto e della cultura, ai primitivi modelli cinquecenteschi si aggiunsero le nuove forme, classicistiche e poi barocche, elaborate a Roma.