ristagno
sm. [da ristagnare1]. Il ristagnare di un liquido: il ristagno del ruscello; punto di ristagno, quello di una corrente fluida in cui si ha un brusco annullamento della velocità; ristagno del sangue, il suo coagularsi in una ferita. In geologia, cupola di ristagno. Per estensione, non comune, luogo dove l'acqua ristagna. Fig., arresto, rallentamento: ristagno degli affari; ristagno del commercio. § In aeronautica, punto di ristagno, quello del contorno del profilo alare in corrispondenza del quale si verifica il totale arresto di un filetto fluido della corrente asintotica; esso segna il punto di separazione tra i filetti fluidi che seguono il contorno del profilo alare lambendone il dorso e quelli che invece ne lambiscono il ventre. Tale punto scinde, quindi, la corrente asintotica in due rami, che si ricongiungono circa in corrispondenza del bordo d'uscita, raggiunto dall'uno direttamente seguendo il ventre del profilo, dall'altro invece risalendo fino al bordo d'attacco e da qui proseguendo lungo il dorso del profilo. § In economia, teoria del ristagno (o della maturità economica), quella sostenuta in particolare da A. Hansen sulla scorta del pensiero keynesiano e secondo la quale le economie capitalistiche industrializzate, a seguito del progressivo indebolirsi delle possibilità d'investimento privato (dovute alla diminuzione del tasso d'incremento della popolazione, al rallentamento nell'introduzione di innovazioni, al venir meno di nuovi territori da sfruttare quale fonte di nuove risorse e quale sbocco) e, d'altra parte, a seguito dell'esistenza di un'eccessiva accumulazione di risparmio, tendono verso uno stato stazionario.