riscaldamento globale

Innalzamento delle temperature medie registrato sulla Terra tra la fine del XIX secolo e i nostri giorni. Mentre in passato il nostro pianeta è andato incontro a variazioni anche notevoli delle temperature, ma sempre a seguito di cause naturali, negli ultimi cento anni la temperatura media della superficie terrestre è aumentata di 0,7 ± 0,2 °C soprattutto a causa delle attività umane. Il riscaldamento globale (in inglese global warming) è infatti un fenomeno strettamente correlato con l'aumento della concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera terrestre, aumento generato dal crescente uso di combustibili fossili. Si calcola che, dall'epoca della rivoluzione industriale (fine del 1700), tale concentrazione è aumentata di quasi il 30%, e in modo ancor più marcato a causa della contemporanea massiccia distruzione, soprattutto nei Paesi della fascia intertropicale, di boschi e foreste che costituiscono la principale fonte di assorbimento e di riciclo dell'anidride carbonica. Nell’ultimo secolo sono anche aumentati gli altri gas serra (gas che producono effetto serra): in particolare, il metano è aumentato del 15%, il protossido di azoto del 15% circa. Il Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (Intergovernmental Panel on Climate Change, IPCC) ritiene che, sulla base delle tendenze di emissione dei gas serra, sia possibile stimare un aumento della temperatura terrestre, rispetto ai valori preindustriali, di 1,5 °C entro il 2040. Secondo alcuni scienziati l’aumento potrebbe persino spingersi fino a 5°C entro la fine del secolo. Dagli studi è emerso che l'incremento è maggiore nelle temperature minime, che aumentano a velocità doppia rispetto a quelle massime, ed è maggiore nelle aree urbane, in ragione sia dell'elevato dispendio energetico di queste zone sia delle modifiche intervenute nella copertura dei terreni. Gli scienziati si sono tuttavia chiesti se tutti questi indizi siano sufficienti per dimostrare la possibilità di un riscaldamento climatico futuro irreversibile. Ciò ha generato polemiche, non tanto dal punto di vista scientifico, quanto dal punto di vista politico e delle strategie di intervento a livello mondiale per evitare tali mutamenti, che stanno già conducendo al progressivo ridimensionamento dei ghiacci polari con il conseguente innalzamento del livello dei mari e degli oceani, così come a sempre più frequenti eventi metereologici estremi (incendi boschivi, ondate di calore, inondazioni). Nel 2015 i Paesi delle Nazioni Unite hanno negoziato l'Accordo di Parigi, che mira a contenere l'aumento della temperatura media globale al di sotto della soglia di 2 °C oltre i livelli preindustriali e di limitare tale incremento a 1,5 °C. L’Unione Europea si è impegnata a ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora