rimónta

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sf. [sec. XVIII; da rimontare].

1) L'azione e il risultato del rimontare; per lo più in particolari accezioni tecniche: A) negli eserciti, sostituzione di animali riformati con altri sani: mulo da rimonta. B) Nel gergo sportivo, la riduzione dello svantaggio sino a portarsi in posizione di parità. C) Nella riparazione delle scarpe, sostituzione totale o parziale del pezzo anteriore della tomaia. D) Nella lavorazione di pelli e cuoio, operazione di tintura: rimonta basica, quella con coloranti cationici (o basici) su pelli precedentemente tinte con coloranti anionici; ha lo scopo di rendere la tinta originale più brillante e più vivace; rimonta a spruzzo, applicazione con pistola a spruzzo, specie sui pellami velour, di soluzioni di aniline e leganti allo scopo di ugualizzare le tinte naturali o di renderle di tonalità più intensa.

2) In metallurgia, fenomeno che si può verificare colando in lingottieraacciai del tipo effervescente e consistente in una fuoruscita del metallo dalla materozza. Si manifesta anche nella fonderia di bronzo (rimonta di stagno) ed è dovuta a un trasudamento di materiale espulso durante la solidificazione tra le dendriti a causa del ritiro e della pressione dei gas.

3) Nell'industria mineraria, via di comunicazione inclinata fino a 40÷45º, fra due gallerie di livello o due cantieri di coltivazione in giacimenti stratiformi o in filoni. Le rimonte sono larghe da 2 a 4 m e più e alte quanto lo strato nel quale avanzano in salita; sono adibite al transito delle persone, a vie di ventilazione e vi si installano trasportatori per convogliare il minerale abbattuto alle vie di carreggio e ai pozzi. Talvolta si scavano rimonte a scopo di ricerca e di preparazione. La rimonta di estrazione principale mette in comunicazione con l'esterno il fondo di una miniera e in tal caso sostituisce un pozzo verticale: la sua pendenza non deve superare i 16÷17º per non ostacolare il funzionamento del nastro trasportatore in essa installato.