retrazióne
sf. Variante di ritrazione preferita nell'uso medico per indicare la diminuzione di volume di un coagulo, di una cicatrice, di un tessuto o di un organo. Durante il processo di coagulazione, la retrazione della massa sanguigna avviene quando la parte liquida (siero) viene spremuta fuori dalle maglie di fibrina e si raccoglie al di sopra del coagulo: la retrazione del coagulo si compie più o meno rapidamente e in diversa misura nel sangue delle varie specie e anche nei diversi individui di una specie o nello stesso individuo in successivi prelievi in rapporto con condizioni complesse e non del tutto conosciute. Nella retrazione cicatriziale il tessuto connettivo neoformato durante la sua evoluzione, per la diminuzione del numero e del volume delle cellule e per il coartarsi della sostanza fondamentale fibrillare, va diminuendo notevolmente di volume, così, quando una perdita di sostanza è stata colmata da tessuto di granulazione, dalla retrazione di questo i suoi margini vengono riavvicinati e di conseguenza si riduce l'ampiezza della perdita di sostanza. La retrazione di un organo o di un tessuto è l'accorciamento che essi subiscono in seguito a processi cicatriziali o degenerativi, oppure per contrattura permanente a seguito di traumi o di paralisi.