repertòrio
IndiceLessico
sm. [sec. XIV; dal latino tardo repertorĭum, da reperīre, trovare].
1) Opera di compilazione in cui sono raccolti in maniera sistematica dati, notizie, indicazioni su un argomento specifico. In particolare, repertorio doganale, registro contenente l'elenco di tutti i tipi di merci soggette a dazi doganali distinte in categorie, con il rinvio alla voce o sottovoce della tariffa doganale che deve essere applicata.
2) Nella normativa fiscale, il repertorio della clientela è uno dei registri obbligatori nell'ambito della contabilità dei professionisti che esercitano l'attività da più di un anno. Nel repertorio della clientela vanno riportate, entro quindici giorni dall'effettuazione della prestazione, le generalità dei clienti e tutti gli elementi identificativi la prestazione stessa. La vidimazione va effettuata inizialmente, e poi rinnovata di anno in anno.
3) Nel linguaggio teatrale, sia l'insieme dei testi (più o meno “classici”) che vengono abitualmente e periodicamente riproposti sulle scene, sia, più specificamente, l'insieme dei testi che vengono allestiti e riallestiti da una singola compagnia o teatro, sia infine il complesso delle parti interpretate da un attore o da un cantante nel corso della sua carriera (e in particolare quelle di più frequente ripresa). La nascita del repertorio coincide con quella delle compagnie professionistiche, verso il Sei-Settecento, e con la fioritura dei grandi teatri stabili, che hanno provveduto alla “conservazione”, valorizzazione, “riscoperta” del repertorio nazionale più rappresentativo (si pensi alla Comédie-Française). Nel linguaggio comune, per estensione e scherzosamente, insieme, raccolta: ha sfoderato tutti i frizzi e le battute del suo repertorio. Nella loc. di repertorio, che fa parte di un repertorio; per estensione, risaputo, stereotipato.
4) Nel cinema, materiale di repertorio, l'insieme di inquadrature o brevi sequenze, per lo più documentarie o d'attualità, riprese a suo tempo da altri e inserite in un nuovo film per motivi di documentazione, di maggiore realismo, di risparmio o per l'impossibilità di trovare materiale corrispondente altrettanto efficace o genuino. Può trattarsi, al limite, anche di un intero film, come ha dimostrato lo iugoslavo D. Makavejev utilizzando a scopi ironici, in Verginità indifesa (1968), un fumetto serbo dei primi anni Quaranta.
5) In informatica, serie di caratteri o di codici singoli disponibili in un dato sistema di codificazione: repertorio di istruzioni è la serie completa delle istruzioni disponibili in un linguaggio di programmazione.
Bibliografia
In bibliografia tra i repertori di maggior consultazione si ricordano: Répertoire de bibliographie française, per opere pubblicate dal 1501 al 1930 (1935); Répertoire des bibliothèques de France (1950-71, 2 vol.); Répertoire bibliographique de la presse française (1901-05, 5 vol.), e, in settori letterari speciali, Répertoire bibliographique des livres imprimés en France au seizième siècle (1968) e Répertoire chronologique des littératures modernes, pubblicato dalla Commissione internazionale di storia delle letterature moderne sotto la direzione di Paul van Tieghem (1935). Nel campo delle scienze storiche e filosofiche si citano: Répertoire des sources manuscrites de l'histoire de Paris, a cura di M. Poëte (1915-16, 3 vol.); Répertoire bibliographique des institutions chrétiennes con indice in 5 lingue, a cura di R. Metz e J. Schlick (1969 seg.); Répertoire des organisations scientifiques internationales (1950); Répertoire des ouvrages pédagogiques du XVIe siècle (1962); Répertoire philosophique bibliographique de la philosophie pubblicato dall'Istituto superiore di filosofia dell'Università di Lovanio (1949 seg.); Repertorium fontium historiae Medii Aevi di A. Potthast corretto e aumentato da storici di più nazioni (1962); Répertoire international des sources pour l'étude des mouvements sociaux au XIXe et XXe siècles (1958 seg.). Per l'Italia il Repertorio bibliografico della storia e della critica della letteratura italiana dal 1902 in poi a cura di G. Prezzolini (1936 seg.) e il Repertorio bibliografico della letteratura italiana diretto da U. Bosco (1953 seg.), e, per la Germania, i Repertorien zur Deutschen Literaturgeschichte a cura di P. Raabe (1964 seg.). Notevoli sono, per il diritto, il Répertoire de droit international diretto da Ph. Francescakis (1968-69, 2 vol.) e il Repertorium bibliographicum institutorum et sodalitatum iuris historiae a cura di R. Feenstra (1969). Per l'arte, il Répertoire d'art et d'archéologie a cura di M. Aubert, G. Caullet e P. Colmant (1911) e il Repertorio d'arte dell'Egitto greco-romano a cura di A. Adriani (1961). Per i medievalisti, il Répertoire des mediévistes d'Europe (1954 e nuove edizione); per la musica, il Répertoire des manuscrits médiévaux contenant des notations musicales a cura di S. Corbin (1965 seg.); per la filatelia, il Répertoire bibliographique de la presse philatélique (1930 seg.); per la scienza, il Repertorio dei musei e delle raccolte scientifiche italiane (1967). Il termine repertorio viene anche riferito a opere di carattere più generale come la Biographie Universelle di J.-F. Michaud (1810-28, 52 vol., con successive edizioni e aggiunte) o il Dizionario biografico degli italiani (1960, tuttora in corso di pubblicazione), il Current Biography ecc. Si definisce infine repertorio ogni opera di consultazione generale.