radiogalàssia
sf. [radio-+galassia]. Galassia che è sede di emissione in radiofrequenza con energia globale superiore a 1030 kW (almeno 100 volte maggiore di quella dissipata nel visibile da una galassia normale). Gli astronomi suddividono le radiogalassie in quattro categorie, in relazione alle caratteristiche della radiazione emessa. Sono catalogate un migliaio di radiosorgenti, di cui solo una piccola parte è stata associata a galassie osservate nel visibile; molte volte le controparti ottiche sono quasar o galassie BL Lacertae. Le galassie ellittiche generalmente mostrano una maggior potenza nella banda delle radioonde. Generalmente la radiofrequenza viene emessa da due regioni lobiformi contrapposte, anche se le immagini ad alta risoluzione mostrano la presenza di radiosorgenti compatte coincidenti con il nucleo galattico. Lo spettro mostra di norma un incremento della brillanza con la lunghezza d'onda, indice della natura non termica della radiofrequenza emessa. In effetti, numerose radiogalassie si dimostrano centri di proiezione di getti di plasma gassoso all'interno di campi magnetici intensi (M 87 nella Vergine, M 82 nell'Orsa Maggiore, ecc.) capaci di generare flussi massicci di radiazione da sincrotrone. Si ritiene che l'intenso flusso radio provenga, analogamente a quanto si ipotizza per altre galassie attive, da potenti getti di materia allineati con l'asse di rotazione del buco nero centrale.