quiète

sf. [sec. XIII; dal latino quies-ētis].

1) Stato d'immobilità, mancanza di movimento: essere in quiete; verbi di quiete; quiete marina, mancanza di onde e increspature. In particolare, in fisica, stato di quiete, quello di un corpo o di un sistema con velocità nulla rispetto a un riferimento prefissato.

2) Condizione di tranquillità esterna non turbata da rumori naturali e artificiali, da movimenti umani, ecc.: la quiete della campagna; per riprendersi ha bisogno di quiete. Per estensione, vita ordinata e regolare, serenità: quiete domestica; quiete pubblica; pace spirituale, calma dell'animo: cerco solo un po' di quiete; il rimorso non gli dà quiete. Fig., il riposo eterno, l'immobilità della morte: la quiete del cimitero. § Quiete pubblica, il Codice Penale punisce con l'arresto o l'ammenda chiunque disturbi le occupazioni e il riposo delle persone nonché i pubblici spettacoli e ritrovi.