preventiva, medicina-
branca della medicina che studia ed elabora il complesso di interventi tecnici, sociali e sanitari capaci di annullare o quanto meno di consentire un controllo, prima ancora che abbia potuto arrecare danno, di qualsivoglia fattore che possa minacciare lo stato di benessere psico-fisico di un individuo o della collettività. In tal senso comprende tutte quelle iniziative igienico-sanitarie che tendono a contrastare la diffusione di agenti patogeni o lo sviluppo di una malattia, mediante vaccinazione, controlli medici individuali o di massa (per lo più periodici) destinati a consentire una diagnosi precoce e quindi una cura tempestiva, ovvero misure atte a ostacolare il propagarsi di epidemie, attraverso l'istituzione di cordoni sanitari, o l'attuazione di isolamento per persone o comunità colpite o sospette di essere affette da qualche forma morbosa contagiosa. Questo complesso di iniziative igienico-sanitarie possono più propriamente essere definite come misure di prevenzione secondaria, perché non destinate ad agire direttamente sulle reali cause primarie di pericolo per la salute e per distinguerle da quel complesso di interventi (prevenzione primaria) che agiscono specificatamente su condizioni patogene socioambientali, quali la miseria, la malnutrizione, gli inquinamenti del suolo, dell'aria e dell'acqua, le sofisticazioni alimentari, i rischi di un lavoro malprotetto, la sovrappopolazione. Un altro campo d'azione della medicina preventiva è rappresentato dalle malattie cardiovascolari attraverso la riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue, il controllo della pressione arteriosa, la cura dell'obesità, e dai tumori, mediante la diminuzione delle sostanze cancerogene negli ambienti di lavoro, la campagna contro il fumo (per i tumori polmonari), la prevenzione e la cura dell'epatite B (per il cancro del fegato), la modificazione delle abitudini alimentari (minor consumo di grassi animali favorenti il cancro dell'intestino). Nell'ambito della medicina preventiva, rientra anche la diagnosi prenatale di alcune malattie genetiche o di malattie cromosomiche trasmesse ereditariamente e l'analisi genetica delle famiglie i cui membri sono portatori di geni malati. Lo scopo è quello di controllare la diffusione dei suddetti geni nella popolazione e di limitarne la circolazione, ponendo in tal modo le basi per una loro eradicazione. Altra forma di prevenzione è, infine, l'insieme di iniziative sanitarie (quali la riabilitazione) destinate a evitare che forme morbose particolarmente resistenti alle cure si cronicizzino o diano luogo a uno stato di permanente invalidità.