presbiopìa
Redazione De Agostini
sf. [sec. XIX; da presbi(te)+-opia]. Diminuzione del potere di accomodazione dell'occhio dovuta a rigidità del cristallino, il quale, nonostante l'integrità del muscolo ciliare, non può più modificare la curva delle sue superfici e quindi far variare il suo potere rifrattivo. È particolarmente accentuata quando si passa dalla visione in lontananza (accomodazione a riposo) a quella in vicinanza (accomodazione in atto); colpisce le persone dopo i 40 anni e riguarda soprattutto la visione vicina. Si corregge con occhiali a lenti sferiche positive, o convergenti.