prèstito (linguistica)
fenomeno di interferenza linguistica per cui una lingua acquisisce nuovi elementi (comunemente lessicali, più rar. morfologici, sintattici e fonetici) mutuandoli da altra tradizione. Prestito bruto o “parola straniera” è stato definito l'elemento imprestato quando conserva la sua forma originaria (come in italiano club, dancing, flirt, stop), mentre con prestito integrato o semplicemente con prestito si è definito l'elemento imprestato assimilato nel suo aspetto formale al sistema fonematico indigeno (come in italiano giardino dal francese jardin; bistecca dall'inglese beefsteak, ecc.). Il processo di integrazione di un prestito, cioè il suo adeguamento alle strutture della lingua che lo recepisce, può comportare una vasta gamma di varietà intermedie e in non pochi casi la forma non integrata sussiste accanto a quella più o meno integrata (goal accanto a gol, toast accanto a tosto, toilette accanto a toeletta e toletta). È comunque opportuno rilevare che a volte il prestito appare “bruto” solo nella sua forma grafica, rivelando nella pronuncia un certo grado di integrazione (così camion è pronunciato in italiano, diversamente che in francese, con l'accento sulla sillaba iniziale e senza la vocale nasalizzata finale). La vitalità e l'acclimatamento di un prestito si misurano anche dalla varietà e molteplicità dei suoi derivati (camionista, camionabile, camioncino, ecc.). Un termine prestato può uscire dall'uso nella lingua che l'ha ceduto e ritornarvi successivamente anche con altro significato (prestito di ritorno): così dal francese medievale, dove aveva il significato di “ricordo”, l'inglese mutuò il prestito record che nel nuovo significato di “primato” (sportivo) ritornò al francese che nel frattempo aveva perduto il vocabolo che sta alla base di questo prestito. Si possono avere prestiti non solo tra lingue diverse, ma anche tra la lingua nazionale e un suo dialetto (arsenale e darsena derivano dalla stessa parola araba, il primo attraverso il dialetto veneziano, il secondo attraverso il dialetto genovese) e, nell'ambito di una stessa tradizione linguistica, tra i suoi diversi livelli e registri (dal linguaggio colto a quello familiare e viceversa) e tra i suoi diversi periodi (dall'italiano trecentesco a quello moderno o contemporaneo). In ogni caso alla base di un prestito sta sempre un sia pur modesto grado di bilinguismo; anzi è stato osservato che la possibilità di prestiti è tanto più facile quanto più somiglianti sono le due lingue. Se a volte il prestito è motivato dalla necessità di designare un oggetto o un concetto nuovo (prestito di necessità), come nel caso di prodotti conosciuti solo con la scoperta dell'America e perciò designati con nomi di lingue amerindie (cacao, mais, patata), più spesso il prestito risponde a particolari bisogni espressivi e in special modo al desiderio di esprimersi con un termine che si ritiene proprio di una tradizione linguistica di maggior prestigio (prestito di lusso o di moda). Attraverso i prestiti è pertanto possibile ricostruire la storia culturale di una comunità e i suoi rapporti con le altre.