posizióne

Lessico

sf. [sec. XIV; dal latino positĭo-ōnis, da posĭtus, pp. di ponĕre, porre].

1) Il luogo di un punto, di un corpo, ecc., relativo a un osservatore o a un sistema di riferimento spaziale arbitrario, definito da particolari valori di coordinate di qualsiasi tipo (cartesiane, polari, cilindriche, ecc.). per esempio, la posizione di una nave o di un aereo è il punto in cui il mezzo si trova, individuato dalle sue coordinate geografiche.

2) Per estensione, posto, località comunque determinata: una posizione adatta per costruire una scuola. In particolare: fanali o luci di posizione. Fig., posto in cui uno viene a trovarsi nel corso di una gara, in una classifica e simili: essere nelle prime posizioni. § In matematica, principio di posizione, principio su cui sono basate le numerazioni in uso ora e per il quale una cifra assume valore diverso secondo la posizione che occupa in un numero.

3) Il modo in cui una cosa è posta: la posizione delle rotaie sulle curve. Anche modo di stare di una persona, atteggiamento del corpo o di una sua parte: camminare in posizione eretta. § In particolare, nello sport, positura richiesta o necessaria per un det. scopo: la posizione dello sciatore durante il salto; la posizione delle mani sul volante.A) Nella ginnastica, la figura che assume il corpo del ginnasta rispetto al terreno, a un attrezzo o a una parte del corpo stesso (posizione frontale, dorsale, laterale; in piedi, sospesa, in ginocchio, ecc.). B) Nel golf, l'atteggiamento che deve assumere il giocatore prima di colpire la palla. C) Nel nuoto, il modo di stare nell'acqua nei diversi stili.D) Nel pattinaggio sul ghiaccio, posizione aperta o del fox-trot, posizione esterna o del tango, posizione Kilian e posizione stretta o del valzer, sono dette alcune figure del pattinaggio su ghiaccio a coppie.

4) Fig., modo di atteggiarsi spiritualmente di fronte alla realtà; atteggiamento che uno assume di fronte a certe circostanze: la posizione dei sindacati; assumere una posizione netta, favorevole, contraria di fronte a un dato problema; prendere posizione, definire il proprio punto di vista operando una chiara scelta tra tesi contrastanti. Anche situazione in cui ci si viene a trovare: posizione imbarazzante, delicata.

5) Stato, condizione in cui uno si trova in relazione a dati rapporti: la posizione giuridica, scolastica; ufficiale in posizione ausiliaria. § In particolare, nel linguaggio bancario, la situazione debitoria o creditoria di un cliente, risultante da tutti i conti e gli impegni a esso riferiti, registrata in un determinato momento: ufficio posizioni, l'ufficio che, negli istituti di credito, registra, in apposite schede, le operazioni eseguite dai correntisti ed esegue il controllo periodico del movimento al fine di determinare il saldo o posizione di ciascuno di essi; posizione dei cambi, documento redatto periodicamente allo scopo di determinare l'entità delle somme in valuta estera necessarie per svolgere l'attività inerente a corrispondenti e clienti esteri, come ogni sorta d'impegni assunti che facciano riferimento ai cambi.

6) Per estensione, stato di una persona in un dato contesto sociale, soprattutto rispetto alla sua professione e alla sua situazione economica: avere un'ottima posizione; farsi una posizione, riuscire ad avere successo nella carriera, raggiungere l'agiatezza economica.

7) Nella metrica antica, condizione di vocale breve o lunga quando il cambiamento di quantità (breve o lunga per posizione) risulta dalla particolare posizione della vocale nel contesto, in contrapposizione alla vocale breve o lunga per natura.

8) In armonia, la disposizione dei suoni in un accordo: può essere stretta (tutti i suoni sono compresi nell'ambito di un'ottava) o lata (gli altri casi). Negli strumenti ad arco è lo spazio occupato sulla tastiera dalla mano diteggiante e la diteggiatura conseguente. Negli strumenti a fiato con coulisse (trombone) corrisponde al posto che occupa la coulisse.

9) In informatica: A) ciascuna delle parti elementari (inglese location) atte a contenere una singola unità di informazione in cui è divisa una memoria di un elaboratore elettronico. Essa corrisponde all'unità base di memorizzazione e di trattamento prevista da quel dato elaboratore elettronico ed è quindi la parola nei sistemi e nelle memorie organizzate a parola, o il carattere nei sistemi e nelle memorie organizzate a caratteri. Ogni posizione di memoria è identificata da un indirizzo. B) In un sistema posizionale di numerazione è il posto specifico (inglese place) che ogni cifra occupa in un numero. Tali posizioni, che corrispondono ciascuna a una determinata potenza della base di numerazione, sono generalmente numerate a partire dalla cifra meno significativa del numero. Il termine, seguito da opportune specificazioni, assume svariati significati, quali, per esempio, posizione di perforazione, di registrazione, di stampa, ecc.

Astronomia

In astronomia la posizione di un astro è il luogo da esso occupato sulla sfera celeste e definito dalle coordinate dell'astro stesso in uno dei sistemi di coordinate astronomiche. Si distingue fra posizione apparente, cioè posizione vera corretta per l'aberrazione e la parallasse annua, posizione vera, cioè posizione media corretta per la nutazione, e posizione media, posizione eliocentrica riferita all'equatore e all'equinozio medi. La posizione istantanea è la posizione media dell'astro riferita all'equinozio istantaneo. Per i corpi del sistema solare si considerano posizioni eliocentriche, posizioni geometriche e posizioni topocentriche, quando le osservazioni vengono riferite rispettivamente al Sole, al centro della Terra e al luogo d'osservazione. § Per angolo di posizione, vedi angolo; per astronomia di posizione,vedi astrometria.

Danza

Nella danza accademica il termine si riferisce alla positura di partenza o di arrivo dei piedi e delle braccia per l'esecuzione di un qualunque movimento. Si distinguono innanzitutto cinque posizioni dei piedi, codificate nel sec. XVII da Beauchamps, per assumere le quali è necessario acquisire una perfetta rotazione verso l'esterno (en dehors) delle gambe a partire dall'articolazione dell'anca. 1: piedi disposti su una linea retta, talloni uniti, punte perfettamente divaricate e perpendicolari alle spalle; 2: come la precedente ma con i talloni separati fra loro dalla distanza di un piede o poco più; 3: piedi divaricati come nella prima posizione ma posti su due linee parallele, con il tallone del piede davanti che poggia sul tallone del piede dietro; 4: come la precedente ma i due piedi, disposti su due linee parallele, si trovano distanziati fra loro di circa un piede. Può essere più o meno incrociata (ouverte), con il tallone del piede davanti che fronteggia la punta o il tallone del piede dietro; 5: piedi uniti paralleli, punte perfettamente divaricate verso le opposte direzioni, il tallone del piede davanti di fronte alla punta del piede dietro, la punta del piede davanti di fronte al tallone del piede dietro. Alle cinque posizioni dei piedi corrispondono altrettante posizioni delle braccia, non altrettanto immutabilmente codificate, cosicché si registrano alcune varianti da un Paese all'altro e da un maestro all'altro. Anche per ragioni di documentazione si è tentato nel tempo di codificare un equivalente numero di posizioni della testa e del corpo (Feuillet) ma senza giungere a una codificazione altrettanto definitiva e universalmente accettata come per le posizioni dei piedi.

Militaria

Nel linguaggio militare il vocabolo ha varie accezioni. La più evidente riguarda la guerra di posizione e si riferisce agli eserciti schierati l'uno contro l'altro (tipica della prima guerra mondiale) protetti da opere campali, bloccati sul posto per lungo tempo per l'impossibilità di rompere le linee avversarie. Nella guerra di posizione è pertanto implicito un concetto di staticità. La guerra moderna ha superato la guerra di posizione con quella di movimento. La quasi totale mobilità dei mezzi aerei ha infatti scardinato le linee difensive naziste nel corso della seconda guerra mondiale. Determinante poi l'attività dei paracadutisti lanciati oltre le linee difensive nemiche per provocarne l'isolamento.