pneumatòforo
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sm. [sec. XIX; pneumato-+-foro].
1) In botanica, particolare tipo di radice aerea, caratteristica delle piante legnose che vivono nelle zone paludose, come le mangrovie o il cipresso calvo. I pneumatofori si dipartono dalle radici orizzontali immerse nel fango e si innalzano verticalmente fuoruscendo dall'acqua; sulla superficie esposta all'aria si formano delle fessure che permettono all'apparato radicale gli scambi gassosi.
2) In zoologia, organo di galleggiamento, formato da una vescicola ripiena di gas, con cui si sostengono le colonie di alcuni Celenterati Sifonofori. Secondo alcuni autori, il pneumatoforo è un individuo medusoide trasformatosi per svolgere tale funzione.