piazzato
Indiceagg. e sm. [sec. XIX; pp. di piazzare].
1) Nell'ippica, il cavallo che arriva secondo e nel caso di una corsa con almeno 8 cavalli anche quello che giunge terzo. I piazzati sono quelli che contano, secondo l'ordine di arrivo, agli effetti delle scommesse.
2) Per estensione, di persona che ha raggiunto una solida posizione.
3) Nell'illuminotecnica teatrale indica sia la sistemazione preventiva degli apparecchi di illuminazione (piazzato di montaggio) sia il risultato dell'operazione, cioè gli effetti di luce visibili dalla sala grazie all'accensione simultanea degli apparecchi (piazzato generale). È chiamata piazzata anche la pianta in cui sono riportati tutti i dati relativi al piazzato generale (provenienza e qualità delle luci) in modo che regista e direttore delle luci siano in grado di sapere, in ogni momento dello spettacolo, quali effetti di luce possono ottenere.
4) Dicesi anche di disegno, stampato o tessuto, posto in una posizione stabilita della pezza di stoffa a seconda dell'uso che se ne vuol fare.