perseità
Redazione De Agostini
sf. [sec. XIX; dal latino medievale perseitas-atis, dalla loc. per se, per sé]. Nella filosofia scolastica, carattere della sostanza, per cui essa si presenta autonoma nelle sue perfezioni, senza bisogno di inerire in un'altra sostanza per esistere (come invece è per l'accidente). In Hegel la perseità è il momento dello sviluppo dialettico, in cui si ha relazione con sé per distinzione dall'altro mediante la propria definitezza; in Sartre, è l'in sé che si perde come tale per divenire coscienza.