pentito
agg. e sm. (f. -a) [sec. XX; pp. di pentirsi]. Nell'accezione moderna indica colui che, appartenendo a organizzazioni criminali o terroristiche, decide di collaborare con le autorità inquirenti favorendo lo smantellamento di quelle associazioni. Il fenomeno del pentitismo e la legislazione che lo riguarda hanno avuto in Italia particolare rilievo negli anni Ottanta del sec. XX, contribuendo alla sconfitta del terrorismo politico, ma anche all'acquisizione di importanti informazioni sull'organizzazione mafiosa “cosa nostra”. Negli anni Novanta e nei primi del sec. XXI una nuova legislazione, volta a recepire l'esigenza di fornire adeguati strumenti di modificazione del sistema di protezione e degli sconti di pena (prevedendo, in alcuni casi, anche la revoca delle misure adottate), e migliori misure di prevenzione per la sicurezza dei pentiti hanno determinato lo svilupparsi del fenomeno in particolare negli ambienti mafiosi.