pentecostale
Indiceagg. e sm. o f. [sec. XIX; da Pentecoste].
1) Agg., relativo alla Pentecoste.
2) Sm. o f., specialmente al pl., gruppi sorti su una matrice biblica e calvinista al principio del sec. XX negli Stati Uniti, precipuamente tra la popolazione di colore. Essi rivendicano il possesso dei doni elargiti dallo Spirito Santo nella Pentecoste e di cui parlano gli Atti, nonché Paolo nella I lettera ai Corinzi; il parlare in lingue sconosciute, guarire ammalati, pregare in gemiti, lodare Dio con grida e gesti che appaiono incomposti. In ciò ha certo la sua parte l'autosuggestione e la suggestione di massa. Dall'America il movimento s'è diffuso anche in Europa e ha investito tutte le Chiese. Nell'atmosfera del II Concilio Vaticano è penetrato intensamente nella stessa Chiesa cattolica con tratti fortemente comunitari e con un intenso richiamo alla comunione col Cristo e, per esso, col prossimo. Nel cattolicesimo, col riconoscimento della gerarchia (a partire dal cardinale belga Suenens) si presentano fondamentalmente come “gruppi di preghiera” che abbracciano non soltanto poveri ed emarginati, ma anche intellettuali, teologi, personalità ecclesiastiche: essi si caratterizzano per le forme singolari (gesti, parole, canti) della preghiera di lode o di petizione, ma pure per il senso comunitario, improntato a generosità, mitezza, gioia e pace interiore diffusiva. I gruppi pentecostali cattolici, con un centro di coordinamento a Notre Dame (USA), si attribuiscono un milione di aderenti.