patto
IndiceLessico
sm. [sec. XIII; latino pactum, da pacisci, stringere un accordo].
1) Convenzione tra due o più persone o parti; accordo, intesa: fare, concludere, stringere un patto; patto di amicizia, di alleanza. Fig.: aver fatto un patto col diavolo, riuscire a fare cose ritenute impossibili, con riferimento alla credenza che il diavolo concedesse poteri straordinari a chi gli vendeva l'anima.
2) Ciascuno dei punti o delle clausole su cui ci si accorda; per lo più al pl.: accettare, mantenere i patti; venire, scendere a patti, trattare con più miti pretese, cercare di giungere a un accordo, per lo più accogliendo alcune richieste della controparte; stare ai patti, rispettare le clausole; rompere i patti, non tenervi fede. Proverbio: “Patti chiari, amici cari (o amicizia lunga)”, per non venire a lite bisogna essere chiari e precisi negli accordi.
3) Per estensione, condizione: accetto a questo patto; a nessun patto, a nessuna condizione, in nessun modo; a qualunque patto, a ogni costo; a patto che, a patto di, a condizione che o di, purché: verrò alla festa a patto che non si faccia troppo tardi.
Diritto
In senso generale è sinonimo di convenzione o di accordo. Viene anche usato, nella pratica giuridica, per indicare una specifica clausola di un contratto. Patto commissorio, convenzione (vietata dalla legge) con la quale si conviene, nel caso di pegno o ipoteca, che il bene soggetto a tali vincoli passi automaticamente in proprietà del creditore nel caso di mancato pagamento del debito. Tale patto è vietato perché, secondo la più comune opinione, il debitore che si venga a trovare in stato di bisogno ne sarebbe danneggiato, mentre tutto il vantaggio passerebbe al creditore. Patto leonino, consiste nell'accordo con il quale uno o più partecipanti a una società sono esclusi da ogni partecipazione agli utili o alle perdite; è dichiarato nullo dalla legge. Patto di quota-lite, convenzione con la quale avvocati o procuratori stabiliscono con il cliente accordi relativi ai beni formanti oggetto delle controversie affidate al loro patrocinio. La legge lo vieta per l'opportunità di evitare il trasferimento di beni oggetto di liti pendenti e per la tutela del decoro professionale degli avvocati e procuratori. La violazione del divieto in parola comporta la nullità del patto e il risarcimento del danno a carico del professionista che lo aveva stipulato. Patto di riscatto, accordo col quale il venditore si riserva il diritto di riavere la proprietà della cosa venduta mediante la restituzione del prezzo al compratore, entro il termine massimo di due anni se trattasi di bene mobile e di cinque anni se immobile. Patto di opzione, vedi opzione. § Patto di boicottaggio, reato di coloro che si accordano per isolare ed escludere da un mercato imprenditori o prodotti concorrenti. Il reato è punito con la reclusione fino a tre anni.
Diritto pubblico: sindacalismo
I patti agrari sono contratti che regolano i rapporti fra lavoratori della terra, impresa agraria e proprietari terrieri. Su questo ampio settore si è sviluppata, specialmente dopo la seconda guerra mondiale, una vivace lotta dei contadini per l'unificazione dei molteplici contratti, che favorivano gravi differenziazioni da regione a regione e talora anche da azienda ad azienda e per togliere agli stessi contratti la precarietà congenita e dare loro un carattere più costante. Su questo argomento una legge del 1964 ha portato a diciotto anni la durata minima dei patti agrari. Per la legislazione agraria, vedi agrario.
Religione
Il patto divino stipulato nell'Antico Testamento sanciva i rapporti tra Dio e l'uomo, tra Yahwèh e il suo popolo. Il termine ebraico berît con cui si indicano questi rapporti ha propr. il senso di “disposizione, impegno unilaterale”, come appare chiaramente da un passo come Genesi 15,18, nel quale soltanto Dio assume un impegno nei confronti di Abramo, senza che questi risponda in una qualsiasi maniera; simile è il suo uso in Geremia 34,18, dove in cambio della protezione divina i possessori di schiavi s'impegnano a emanciparli. Tale sembra essere stato dunque il senso primario dell'espressione. Naturalmente là dove le due parti assumono ciascuna un impegno nei confronti dell'altra, il patto o alleanza rientra nel senso da noi dato al termine, anche nei rapporti tra Dio e l'uomo; tipica per quest'impostazione di rapporto è la formula “Io sarò l'Iddio vostro e voi sarete il mio popolo” che appare più volte nell'Antico Testamento: Dio è allora quello che si è impegnato in determinate promesse, il popolo s'impegna invece a osservare la legge divina. Nel libro del Deuteronomio il concetto di berît diventa fondamentale. Interessante è precisare che le formule regolanti il rapporto in questione sembrano essere state prese in prestito ai trattati di vassallaggio dell'antico Vicino Oriente. Il Dio d'Israele appare pertanto come il gran re che tratta misericordiosamente il proprio vassallo, il re d'Israele o di Giuda, e il proprio popolo.