particìpio
sm. [sec. XIV; dal latino participíum, da partíceps-cípis, partecipe, calco del greco metochikón, ciò che partecipa]. Forma nominale del verbo così denominata perché partecipa delle caratteristiche proprie dei verbi (tempo e diatesi) e dei nomi (genere, numero, caso). In italiano ci sono due participi, uno presente (amante) e uno passato (amato) entrambi derivati dai corrispondenti participi latini (amans-antis, amatus); soprattutto il participio presente è poco usato in italiano con valore strettamente verbale, essendo per lo più adoperato come aggettivo (occhi ridenti) o come aggettivo sostantivato (dirigente d'azienda). Il latino aveva anche un participio futuro (amaturus, che amerà) e un participio di necessità o gerundivo (amandus, che deve essere amato) che hanno lasciato traccia solo in isolate parole italiane (nascituro, venturo, laureando, locanda).