papillòma
sm. (pl. -i) [sec. XX; da papill(a)+-oma]. Formazione patologica, che colpisce sia l'uomo sia numerose specie animali, che si sviluppa più di frequente sulle mucose per l'azione di cause irritanti lievi di lunga durata, per infezioni virali (da parte di papillomavirus) o ancora come manifestazione neoplastica. È costituito da proliferazioni epiteliali ramificate o lobulate, sostenute da uno stroma connettivale, nel quale scorrono i vasi sanguigni. Si localizza di preferenza nella vescica e nella laringe. Il papilloma vescicale assume spesso molteplici sedi nella mucosa vescicale e anche nel bacinetto, negli ureteri e nell'uretra; quello laringeo s'insedia di solito nelle corde vocali. Una frequente complicanza del papilloma è l'emorragia, per il distacco o la rottura di papille.