panno

sm. [sec. XIII; latino pannus].

1) Denominazione generica di ogni sorta di tessuto; in particolare, tipo di tessuto prodotto con lana cardata, impiegato per la confezione di capi molto pesanti e coperte. Per la produzione di panno, dopo la tessitura il tessuto viene follato per fargli subire il rientro desiderato, e quindi garzato in modo che, una volta finito, risulti uniformemente coperto di una fitta peluria che nasconde l'intreccio. Fig.: prender il panno per il suo verso, saper trattare una persona o una cosa nel modo più adatto.

2) Pezzo più o meno grande di tessuto usato per vari scopi: spolverare i mobili con un panno di lana;panno da stirare, su cui si stira; panno funebre o mortuario, il drappo che ricopre la bara.

3) Al pl., indumenti, capi di vestiario o di biancheria: panni invernali; lavare, rammendare i panni. Nelle loc. fig.: stare ai panni di qualcuno, stargli sempre vicino; mettersi nei panni di qualcuno, mettersi al suo posto, nella sua situazione; vorrei essere nei tuoi panni, al tuo posto, nelle tue condizioni; non stare più nei propri panni, essere fuori di sé dalla gioia; tagliare i panni addosso a qualcuno, sparlarne.

4) Pelle, membrana, strato sottile alla superficie di un liquido: il panno del latte; il panno dell'uovo, la pellicola che sta sotto il guscio.

5) In medicina, panno corneale, opacamento della cornea dovuto a processi patologici, quali allergia e tracoma; in alcuni casi è secondario a cheratite.