palatometrìa
sf. [palato1+-metria]. Misura di determinati diametri del palato osseo e descrizione della forma di questo su basi obiettive. Si fonda principalmente sull'uso di due indici: il maxillo-alveolare e il palatino. Il primo (larghezza alveolare×100/lunghezza alveolare) definisce la conformazione dell'arcata alveolare superiore; il secondo (larghezza palatina×100/lunghezza palatina) stabilisce invece in tre classi (leptostafilinia, cioè palato lungo; mesostafilinia, cioè palato medio; brachistafilinia, cioè palato corto) la forma del palato osseo propriamente detto con esclusione dell'arcata dentaria. Poiché la conformazione a C aperta del palato costituisce una delle acquisizioni evolutive degli Ominidi (in contrapposizione alla forma a V e a U della maggior parte dei Primati), l'analisi palatometrica riveste un ruolo importante nello studio di crani fossili e nella definizione della loro collocazione filogenetica (vedi anche ominazione).