pòlipo (medicina)
escrescenza molle, di limitate dimensioni, spesso multipla, di colorito rosso pallido, eventualmente screziato per la presenza di emorragie, peduncolata, impiantata con una base più o meno larga sulla mucosa. I polipi possono insorgere a tutte le età. I polipi della mucosa nasale sono di più frequente riscontro; hanno aspetto gelatinoso, colorito rosa pallido o giallastro e possono raggiungere le dimensioni di un cece o di una noce; si distinguono in polipi adenomatosi e polipi angiomatosi o teleangectasici con una ricca componente di vasi sanguigni dilatati. I polipi della mucosa uterina sono pure di frequente riscontro; insorgono in seguito a squilibri ormonali associati a stimoli infiammatori cronici. Più spesso sono localizzati al fondo dell'utero e la sintomatologia tipica è l'emorragia uterina. In entrambi i casi è possibile un'evoluzione degenerativa sia in senso necrotico sia tumorale maligno. I polipi della mucosa intestinale integrano il quadro della poliposi intestinale quando sono multipli e disseminati su un esteso tratto del tubo enterico; la sede di elezione è il crasso in tutta la sua lunghezza: polipi isolati si riscontrano più di frequente nelle parti basse del crasso, polipi multipli sono invece situati a livello delle flessure coliche e del retto, nelle sedi cioè dove più intensamente agiscono quegli stimoli irritativi cronici che sono alla base di questa displasia. Questi polipi presentano spesso lievi atipie citologiche e strutturali, interpretabili come l'inizio di una trasformazione neoplastica; a ragione sono considerate forme precancerose. La cura è chirurgica.