osteòma
sm. (pl. -i) [sec. XIX; da osteo-+-oma]. Tumore benigno costituito da tessuto osseo normoconformato, sclerotico, che sporge dalla superficie corticale ossea e che è spesso localizzato al cranio e alle ossa facciali. Rappresenta infatti il più comune tumore benigno dei seni paranasali. Interessa soprattutto i soggetti di sesso maschile tra i 10 e i 30 anni ed è per lo più indolore. La sua struttura è caratterizzata da lesioni sclerotiche costituite da ampie trabecole ossee disposte irregolarmente. Normalmente gli osteoma non richiedono di essere asportati, tranne nei casi in cui siano causa di fenomeni compressivi e ostruttivi o di disturbi estetici. Osteoma osteoide: è sempre un tumore benigno ma con la caratteristica di essere molto dolente, in misura sproporzionata rispetto alle sue dimensioni che sono molto piccole. La terapia è chirurgica anche in caso di recidiva.