natatòrio
agg. lett. [sec. XIX; dal latino natatorǐus]. Relativo al nuoto o ai nuotatori; che serve per nuotare; vescica, piscina natatoria. § La vescica natatoria è una estroflessione impari, posseduta da molti Pesci Ossei, posta dorsalmente all'intestino e con cui può rimanere in comunicazione per mezzo del dotto pneumatico, oppure esserne completamente separata. In alcuni Osteitti è in connessione anche con il labirinto, a volte tramite una serie di ossicini che costituiscono l'apparato di Weber. La sua parete è molto vascolarizzata secondo che sia o no in comunicazione al dotto pneumatico, e in essa vengono immesse oppure emesse sostanze gassose. La sua funzione è essenzialmente idrostatica, in quanto può far variare il peso specifico del pesce: il gas può essere spinto al suo interno o riassorbito da essa per mezzo di ghiandole specifiche associate al sistema circolatorio. In questo modo il pesce può compiere spostamenti verticali mediante la regolazione gassosa. Può anche avere funzione parzialmente respiratoria (in quanto il gas contenuto al suo interno è ricco di ossigeno e quindi costituisce una riserva a cui ricorrere quando il pesce non è in grado di ottenere sufficiente ossigeno attraverso le branchie), o di percezione di stimoli interni di pressione. La vescica natatoria è assente nei Selaci. Nei Dipnoi può funzionare da polmone perché in essa sboccano le arterie dell'ultimo paio di arcate aortiche il cui sangue si ossigena nella vescica.