nāth
membri di una setta praticante un culto yogico a carattere esoterico che ebbe grande fortuna nell'India settentrionale e orientale verso il sec. X. I nāth eccelsero nello studio dell'alchimia e nelle scienze occulte, a proposito delle quali hanno tramandato una letteratura assai vasta, pur se non sempre comprensibile. Loro massimo scopo era il rendere il corpo perfetto al punto d'essere inattaccabile dalla morte stessa. La tradizione popolare assegna ai nāth il dominio di poteri esoterici eccezionali, quali la facoltà di guarire le malattie, di provocare piogge o siccità e di mutare aspetto a volontà. Sebbene si ascriva la fondazione della setta allo stesso Śiva (Ādināth), essa fu probabilmente concepita dal semimitico filosofo Matsyendranāth (forse sec. VII), alla cui scuola si associò l'ancor più famoso Gorakhnāth.