nùcleo (geologia)
la parte più interna della Terra, detta nucleo terrestre, caratterizzata da densità elevata, che la discontinuità detta di Gutenberg separa dal mantello, a circa 2900 km di profondità: il raggio del nucleo sarebbe quindi di ca. 3500 km. Una discontinuità di secondo ordine (discontinuità di Lehmann), verso i 5000 km di profondità, divide il nucleo in esterno e interno (v. Terra). La temperatura del nucleo passa da ca. 3000 ºC in prossimità della discontinuità di Gutenberg a oltre 4000 ºC al centro della Terra; la pressione aumenta da 1400 kbar a ca. 3600 kbar; la densità passa da ca. 9,3 g/cm3 a 13 g/cm3. L'osservazione del comportamento di propagazione delle onde sismiche, in particolare delle onde S, fa ritenere che il nucleo esterno si trovi in condizioni di fusione parziale, fusione che, diminuendo la sua rigidità, impedisce il passaggio delle onde trasversali. Il nucleo interno, invece, dovrebbe essere solido, poiché viene riattraversato dalle onde trasversali. Per quanto riguarda la composizione, si ritiene che il nucleo esterno sia costituito essenzialmente da ferro fuso, più una percentuale variabile tra l'8 ed il 20% di elementi più leggeri come ossigeno, zolfo e silicio. Il nucleo interno, invece, dovrebbe essere essenzialmente costituito da una miscela di ferro e nichel. Di conseguenza si ritiene che la discontinuità di Lehmann, che individua il passaggio tra nucleo esterno e nucleo interno, non corrisponda soltanto a un cambiamento di stato dei materiali del nucleo, ma anche a un cambiamento di composizione. § Nucleo di una piega, la parte centrale, più interna, di un insieme di strati rocciosi piegati. Se risulta più antico degli strati che lo avvolgono, la piega è anticlinale, altrimenti si ha una sinclinale.