munda
agg. inv. [dal nome dei Munda]. Indica convenzionalmente una famiglia di lingue parlate da ca. 4 milioni di persone sparse in vari gruppi nell'India centrorientale. Il gruppo più importante è quello dei dialetti kherwārī dell'Orissa e zone limitrofe che comprendele parlate santālī, muṇḍārī, hō; poco più a sud si trovano i dialetti sora e gadabā, e più staccato a occidente il dialetto kurku. Tutti questi dialetti, che non possiedono una letteratura nel vero senso della parola, sono i resti di un dominio linguistico più ampio e compatto che è stato ridotto e frantumato dall'espansione delle lingue indoarie a nord e delle lingue dravidiche a sud. Caratteristica delle lingue munda è la distinzione dei sostantivi secondo le categorie vitalistiche dell'“animato” (comprendente gli esseri viventi, persone e animali) e dell'“inanimato” (comprendente oggetti e cose prive di vita). Le lingue munda presentano rapporti con quelle mon-khmer con le quali sono state da alcuni studiosi riunite nella famiglia linguistica munda-khmer.