monòpoli
sm. inv. [da monopolio]. Nome brevettato di un gioco di società per adulti e ragazzi, analogo nei principi al gioco dell'oca; si gioca su un casellario quadrato la cui fascia perimetrale è occupata da 40 caselle o lotti recanti una scritta che ne indica le funzioni: area edificabile, sede di stazioni o di servizi pubblici, ostacoli e imprevisti, ecc. Ciascuno dei 4 giocatori, ai quali quello tra loro che funge da banchiere avrà distribuito un'uguale somma simbolica in biglietti di diverso taglio e un patrimonio iniziale in azioni che assicurano loro la proprietà di alcuni dei lotti o l'esercizio di alcuni dei servizi indicati sul casellario, si muoverà con il proprio segnalino lungo la fascia di caselle del numero di “passi” che la sorte gli avrà indicato mediante il lancio dei dadi. La casella sulla quale andrà a cadere potrà costringerlo a una sosta, ad affrontare un imprevisto o al pagamento di un pedaggio se il lotto è di proprietà altrui, ovvero favorire un nuovo acquisto, lo sfruttamento dell'edificabilità di un lotto, ecc. Scopo del gioco è aumentare il proprio patrimonio fino a ottenere il monopolio e a escludere dal gioco gli avversari. Il complesso delle operazioni finanziarie (prestiti, permute, acquisti) è regolato dal banchiere.