pinnàcolo (gioco)
sm. [sec. XX; dall'inglese pinocle, modellato su pinnacolo (architettura e geologia)]. Gioco di carte, conosciuto in numerose varianti. Forse di origine tedesca, anche se è ignorato in Germania, si diffuse negli Stati Uniti nella seconda metà dell'Ottocento, importato probabilmente da immigrati centroeuropei di lingua tedesca. Si gioca in due o tre persone con un mazzo di 48 carte (ottenuto prelevando da due mazzi asso, re, regina, fante, 10 e 9 per ogni seme). Per il gioco a due si distribuiscono 12 carte a testa e si scopre quella immediatamente successiva che determina il seme dominante, cioè la briscola. Finalità del gioco è di formare delle combinazioni, con il più alto numero di punti, che vengono disposte sul tavolo. Il meccanismo è quello della carta pescata a turno dal mazzo, e giocata fino a esaurimento del mazzo, in modo d'avere davanti sempre lo stesso numero di carte. A questo punto i giocatori ritirano dal tavolo le proprie combinazioni e le rigiocano con queste regole: la briscola vince; tra due carte di ugual valore vince la prima giocata. Vince chi totalizza per primo mille punti calcolati così: 11 punti per l'asso; 10 punti per il 10; 9 per il 9; 4 punti per il re; 3 per la regina; 2 per il fante; 10 punti per l'ultima presa. Nella variante italiana il pinnacolo si avvicina, nella sua forma più semplice, alla scala quaranta. Si gioca in tre o più persone con un mazzo completo (52 carte+2 jolly); si distribuiscono 9 carte a testa e si scopre la carta per la briscola. Finalità del gioco è di formare delle sequenze di tris e di quadriglie pescando dal mazzo una carta e scartandone una (in modo che il numero di carte rimanga invariato), oppure prelevando l'ultima carta scartata da un avversario, a condizione però che questa serva per completare una sequenza che verrà quindi scoperta sul tavolo. I due e i jolly (detti anche pinnacoli) servono da matte, possono quindi acquistare qualunque valore e, se scartati, non possono essere prelevati, costringendo quindi l'avversario a pescare dal mazzo. Un giocatore “chiude” quando, scartata una carta, ha completato con le nove carte le sequenze di tris e quadriglie. Una partita di solito si compone di più mani fino al raggiungimento del punteggio stabilito.