moltiplicazióne
IndiceLessico
(ant. multiplicazióne), sf. [sec. XIV; dal latino multiplicatío-ōnis].
1) Atto ed effetto del moltiplicare e del moltiplicarsi; rapido incremento: moltiplicazione dei profitti; moltiplicazione degli abitanti di una regione; moltiplicazione dei pani e dei pesci, uno dei miracoli di Cristo narrato nei Vangeli.
2) In fotocinematografia, moltiplicazione delle immagini, effetto ottenuto anteponendo all'obiettivo una lente sfaccettata. Con questo artificio si registrano sulla pellicola tante immagini del soggetto quante sono le facce della lente.
Matematica
Operazione che permette, assegnati due numeri naturali a, b, di determinare un numero c ottenuto come somma di tanti addendi tutti uguali ad a quante sono le unità di b. Si scrive: a∤b=c, oppure: a×b=c, oppure semplicemente: ab=c, in cui il punto centrato e il segno × (per) sono il segno di moltiplicazione, c è il prodotto, a e b sono i fattori della moltiplicazione e, più precisamente, a è il moltiplicando e b è il moltiplicatore. È un'operazione diretta; la sua operazione inversa è la divisione. La moltiplicazione gode delle proprietà commutativa, associativa, distributiva, ecc. (vedi letterale, calcolo). L'operazione di moltiplicazione si estende in algebra a numeri reali qualsiasi; valgono ancora le suddette proprietà e per i numeri relativi vale la regola dei segni "La tabella è a pag. 94 del 15° volume." . "Per la tabella vedi il lemma del 13° volume." . Cioè il prodotto di due numeri positivi o di due numeri negativi è positivo e il prodotto di due numeri uno positivo e l'altro negativo è negativo. La ragione di questa regola risiede nel fatto che la definizione di moltiplicazione di numeri relativi viene data in modo che per essa valgano le proprietà valide per il prodotto dei numeri naturali. Per la moltiplicazione di frazioni, vedi frazione; per la moltiplicazione di monomi e polinomi, vedi polinomio; per le regole con le quali si eseguono effettivamente le moltiplicazioni tra numeri interi e decimali, vedi operazione.