melammina
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sf. [sec. XIX; dal greco mélas, nero+ammina]. Ammina alifatica di formula
punto di fusione 350 ºC, insolubile nella gran parte di solventi organici, eccetto glicol etilenico e trietanolammina. Si ottiene industrialmente attraverso la reazione di diciandiammide e ammoniaca a temperatura di 160-200 ºC e pressioni di 50-350 atmosfere. Temperature e pressioni inferiori sono invece usate nel processo via trimerizzazione della diciandiammide in presenza di metanolo, essendo meglio controllata l'esotermicità della reazione, oppure per reazione diretta di diciandiammide con ammoniaca liquida. Viene usata per la preparazione delle resine melamminiche.