maronita
sm. e f. e agg. (pl. m. -i). Membro della comunità cristiana del Medio Oriente, risalente al sec. IV e così denominata da San Marone (m. 707), a cui faceva capo un gruppo che nel sec. VIII si rese indipendente. I maroniti conservarono sempre la comunione con la Chiesa di Roma, salvo quelli di Cipro che tuttavia si riavvicinarono nel Concilio di Ferrara-Firenze (nelle sessioni lateranesi, 1443-45). Sono organizzati nel Patriarcato di Antiochia (Antiochia Maronitarum) con sede estiva a Bkerké e invernale a Dimane (Libano), in una sede metropolitana, un'archiepiscopale, 9 episcopali e un'amministrazione apostolica (Laodicea). I maroniti hanno conservato in gran parte il rito antiocheno (o siro-occidentale), con qualche differenza che lo avvicina a quello latino.