maresciallo

sm. (f. -a) [sec. XVII; dal francese maréchal, dal francone *marhskalk].

1) Nei regni barbarici, titolo attribuito al responsabile delle scuderie reali (latino comes stabuli), una delle numerosissime dignità di corte (vedi maniscalco).

2) Alto grado della gerarchia militare, istituito in Francia nel sec. XII, cui competeva il comando di grandi corpi dell'esercito. Sua insegna particolare era un bastone ricoperto di velluto. Dalla Francia il grado si estese ad altri eserciti, fra cui quelli italiani preunitari come il napoletano e il sabaudo. Maresciallo d'Italia, grado supremo nella categoria degli ufficiali generali. Venne istituito nel novembre 1924 e per primi ne furono insigniti Cadorna e Diaz. Successivamente vennero istituiti i corrispondenti gradi di Maresciallo dell'Aria (1933) e di Grande Ammiraglio (1934). Nel 1938 fu creato il grado di Primo Maresciallo dell'Impero, attribuito a Vittorio Emanuele III e a Benito Mussolini. Tutti questi gradi furono aboliti al termine della seconda guerra mondiale.

3) Grado della gerarchia militare, nella categoria dei sottufficiali, distinto in: maresciallo ordinario, maresciallo capo, maresciallo maggiore, cui corrisponde, in aeronautica, il maresciallo di 3, 2 e 1 classe.