marca (lessico)

Indice

sf. [sec. XV; da marcare].

1) Cifra, dicitura o altro segno che si applica, si stampa o si imprime su qualche cosa per indicarne particolari caratteristiche, specialmente il luogo di provenienza, di fabbricazione, la proprietà, ecc. In particolare: A) marca tipografica: simbolo o figurazione emblematica, detta anche marchio, posta dal tipografo, dall'editore o da un libraio su uno stampato per attestarne l'autenticità e la proprietà commerciale. B) Nel linguaggio commerciale, il marchio di un'impresa industriale. Per estensione, la ditta stessa, l'impresa produttrice: alla fiera erano presenti le migliori marche nazionali ed estere; di marca, di gran marca, riferito a prodotti di una ditta affermata e qualificata e quindi pregevoli, di qualità. C) In aeronautica, marca di nazionalità, lettera, o coppia di lettere, che concorre a formare il nominativo di ciascun aeromobile (per esempio I, Italia; N, Stati Uniti, CF, Canada; EC, Spagna).

2) Fig., segno, traccia; carattere, impronta: musica di marca popolare.

3) Scontrino, contrassegno che dà diritto di ritirare oggetti dati in custodia in un deposito di bagagli, nel guardaroba di un locale pubblico e simili, attestando l'avvenuto pagamento della tariffa o altro. In particolare, specie di francobollo che attesta il pagamento di una tassa, di un contributo: le marche assicurative; marche da bollo.

4) In informatica, punto di riferimento o contrassegno, registrato su un supporto di memoria o applicato materialmente su di esso per segnalare una particolare situazione, quale, per esempio, la fine di un insieme di informazioni (end mark) o la fine del supporto fisico dell'informazione, per esempio la fine della parte registrabile di un nastro magnetico (marca di fine nastro, costituita da una placchetta di materiale riflettente). Un altro tipo di marca è il segno fatto con matita magnetica su una scheda da perforare in corrispondenza al segno.

5) In marina, segno di riferimento riportato su una manovra corrente (drizza, braccio), per indicare la posizione sino a cui essa deve essere alata, oppure sulla catena dell'ancora, per numerare progressivamente le varie lunghezze. Marca del bordo libero, vedi bordo. § I primi esempi di marca tipografica si devono ai tipografi tedeschi J. Fust e P. Schöffer, che adottarono una marca ottenuta dai loro stemmi incrociati, mentre Gutenberg non ebbe alcuna marca. In Italia, dove l'uso della marca fu introdotto dai Tedeschi, alla simbologia araldica, tipicamente germanica, si preferì una tipologia più semplice; frequente l'incisione in bianco e nero raffigurante per lo più un cerchio sormontato da una croce a più bracci. Subentrarono in seguito marche figurate con rappresentazioni allegoriche, mitologiche, religiose, arricchite da motti e sentenze che culminarono nella sovrabbondanza barocca. Uno dei più begli esempi di marche figurata rimane quella di Aldo Manuzio raffigurante un'ancora avviluppata da un delfino. Decaduto nell'Ottocento, l'uso della marca è stato ripreso dalle aziende editoriali per presentare al pubblico un'immagine grafica chiaramente e immediatamente identificabile.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora