maggése
Indiceagg. e sm. [sec. XIV; da maggio (sostantivo)].
1) Agg., che riguarda il mese di maggio, che si produce in maggio: fieno maggese, quello della prima mietitura.
2) Sm., pratica agricola di antica origine attuata per ripristinare le condizioni favorevoli di un terreno dove queste siano compromesse a causa di avversità meteorologiche o di errata conduzione dei lavori colturali. Consiste nel lasciare il suolo privo di piantagioni per un certo periodo di tempo, durante il quale esso viene sottoposto a successive arature e ad altre lavorazioni. Il maggese vero o totale dura un'intera annata. Nei Paesi a clima umido la pratica del maggese ha perso gran parte della sua importanza, ma in quelli caldo-aridi essa permane valida, soprattutto in quanto permette di accumulare acqua nel suolo; inoltre il maggese favorisce la moltiplicazione dei microrganismi e facilita la formazione dell'humus.
3) Per estensione, l'insieme dei lavori richiesti da questa pratica e il terreno stesso così trattato.