mìccia (militaria)

sf. (pl. -ce) [sec. XVI; dal francese mèche]. Artifizio usato per provocare l'esplosione di una mina o di una carica, originariamente costituita da cordoncino di canapa trattato con salnitro o intriso di polvere nera. Si distinguono: micce a lenta combustione, micce a combustione rapida e micce detonanti. Le micce a combustione lenta, o micce di sicurezza, bruciano con velocità costante di ca. 1 cm al secondo; sono costituite da un'anima di polvere a base di nitrato potassico e carbone, racchiusa in carta e avvolta da più coperture di fili di iuta o cotone imbevuti di sostanza catramosa tale da permettere una buona elasticità e un'elevata resistenza all'umidità per utilizzazioni anche sott'acqua. Le micce a combustione rapida sono analoghe alle precedenti ma hanno tre anime avvolte a spirale la cui combustione simultanea consente velocità di ca. 10 m al secondo. Le micce detonanti si differenziano dalle precedenti per avere come anima una sostanza detonante (acido picrico, fulminato di mercurio, pentrite, tritolo) e velocità di detonazione dell'ordine di 5000 m al secondo; sono usate per l'esplosione contemporanea di diverse cariche.

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