mése

Indice

Lessico

sm. [sec. XIV; latino mensis].

1) Intervallo di tempo nel quale la Luna completa una rivoluzione attorno alla Terra. La lunghezza del mese, che è alla base dei calendari lunisolari, come quello ebraico, e lunare, come quello musulmano, è diversa secondo il sistema di riferimento al quale viene rapportata la rivoluzione lunare. Sia nel calendario giuliano, sia in quello gregoriano, il mese è una delle dodici divisioni del calendario che avendo durata compresa fra 28 e 31 giorni, secondo la regola fissata da Giulio Cesare nel 46 a. C., approssimano la durata della lunazione: il mese di marzo; il mese entrante; il mese passato; ai primi (giorni) del mese; rimandare la decisione di mese in mese.

2) Per estensione, periodo di ca. trenta giorni indipendentemente dal mese astronomico: sono due mesi che non lo vedo; non esce da mesi, da molto tempo; per mesi e mesi; per mesi e anni, per lunghissimo tempo; essere al terzo, al sesto mese, essere in stato di gravidanza da tre, da sei mesi.

3) Compenso, paga, affitto mensile; mesata: riscuotere il mese; l'inquilino ha versato sei mesi anticipati.

Iconografia

Nell'iconografia occidentale la simbologia dei mesi appare già nei codici del sec. IX, legata al ciclo dell'agricoltura, per cui ogni mese veniva rappresentato mediante la raffigurazione dei corrispondenti lavori campestri (luglio: la mietitura; settembre: la vendemmia; ecc.). A cominciare dal sec. XIII, l'influsso della vita di corte modificò l'iconografia di alcuni mesi: gennaio fu simboleggiato da un convito cortese, maggio da un cacciatore con il falco. Nel Medioevo, figurazioni dei mesi spesso accoppiate ai segni dello zodiaco sono frequenti nella decorazione scultorea di chiese, palazzi, ecc. (S. Michele a Pavia, S. Gedeone a Colonia, duomo di Ferrara, Fonte Maggiore di Perugia) e nelle vetrate delle cattedrali (Chartres, Soissons). Tra gli esempi più significativi dell'arte tardogotica e rinascimentale si ricordano le rappresentazioni dei mesi nelle miniature dei libri d'ore fiamminghi (bellissime quelle de Les très riches Heures du duc de Berry, Chantilly, Musée Condé), quelle in terracotta smaltata di Luca Della Robbia (ca. 1450, Londra, Victoria and Albert Museum), gli affreschi del castello del Buon Consiglio a Trento (sec. XV) e quelli del palazzo Schifanoia a Ferrara eseguiti da F. Del Cossa e da Ercole de' Roberti (1469-70). Le figurazioni dei mesi comparvero anche nelle xilografiee stampe, negli arazzi e nelle porcellane (Limoges).

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