largo
Indiceagg. e sm. (pl. m. -ghi) [sec. XIII; latino largus].
1) Agg., che ha una determinata misura nel senso della larghezza: un canale largo 10 m. Senza determinazioni, che è piuttosto esteso in larghezza, specialmente in rapporto alla lunghezza e all'altezza: mi serve un tavolo largo; una finestra molto larga. Per estensione, ampio, vasto, spazioso: una strada, una stanza, una valle larga; un vaso col collo largo; avere i fianchi larghi o essere larghi di fianchi; avere le spalle larghe (fig.), sobbarcarsi ai compiti, alle responsabilità degli altri; a gambe larghe, a gambe divaricate; disporre le piante larghe, a una certa distanza una dall'altra; fare un gesto largo, aprendo ampiamente le braccia; guardia larga, nella scherma e nel pugilato, quando si lascia scoperta buona parte del corpo; stare largo, stare comodo, avere molto spazio a propria disposizione. In particolare, detto di capi di vestiario, comodo, abbondante, eccedente: abito largo, scarpe larghe. Spesso usato ellitticamente in loc. indeterminate: prenderla larga (cioè, la strada), compiere una svolta tenendosi all'esterno; fig., affrontare un argomento indirettamente, partendo da lontano; stare alla larga, tenersi lontano; alla larga!, via, lontano!
2) Con particolari sensi fig.: A) ampio, aperto, disposto alle novità, non angusto o meschino: essere di idee larghe, avere larghe vedute; interpretare in senso largo, nei caratteri fondamentali, non limitandosi al significato letterale. Per estensione: disegnare, descrivere a larghi tratti, trascurando i particolari non essenziali. B) Di persona, generoso, liberale: bisogna essere largo con gli sfortunati; è largo più di consigli che di aiuti. Di cosa, abbondante, copioso: fare larghi guadagni; avere una larga parte di utile; un preventivo largo, approssimato per eccesso; su larga scala, in grandi proporzioni.
3) In linguistica, di vocali, lo stesso che aperto.
4) Con valore di avv.: girare largo, tenersi lontano da qualche cosa o da qualcuno; scrivere largo, lasciando molto spazio tra le varie lettere, tra le parole, ecc.
5) In musica, indicazione di tempo che presenta un'esecuzione molto sostenuta. In tal senso il dim. larghétto prescrive un movimento meno lento e un po' più sciolto. Come sm., il brano musicale eseguito con tale movimento (per esempio il Largo di Händel, un'aria dell'opera Serse).
6) Nel linguaggio marinaro, vento largo, lo stesso che vento di gran lasco.
7) Sm., larghezza, spazio ampio: in lungo e in largo, dappertutto, in tutte le direzioni, in tutti i sensi; fare largo, creare uno spazio vuoto; largo!, fate largo!, invito, ordine di scostarsi per consentire il passaggio: farsi largo, aprirsi un varco tra gli ostacoli; fig., avanzare nella carriera, raggiungere fama e prestigio: è un ragazzo che si farà largo. In particolare, piazzetta formata dall'incrocio di più vie o dall'allargarsi di una strada. Per estensione, la zona di mare lontana dalla costa, l'alto mare: portarsi, nuotare al largo; prendere il largo, allontanarsi dalla riva; fig., andarsene, fuggire, scomparire; tenersi al largo, tenersi lontano dalla costa; fig., tenersi prudentemente lontano da situazioni pericolose.