larghézza

sf. [sec. XIV; da largo].

1) In geometria, una delle tre dimensioni dello spazio ordinario la cui misura è generalmente inferiore alla lunghezza. Comunemente, ampiezza: la larghezza di una finestra, di un armadio; la larghezza di un viale, di un fiume, la distanza fra i due margini; larghezza di una casa, la linea che ne misura la fronte. Di cose più o meno rettangolari, la misura del lato minore o del lato che si considera come base: la larghezza del tavolo; la larghezza di un quadro. Di cose più o meno circolari, la misura del diametro o della circonferenza: larghezza di un foro, di un vaso; larghezza del bacino, del torace.

2) Fig.: A) apertura mentale, disposizione ad accogliere opinioni nuove, idee innovatrici; mancanza di pregiudizi: larghezza di opinioni; giudicare con larghezza, con benevola comprensione. B) Abbondanza, copia: larghezza di mezzi; generosità, liberalità, tendenza a dare, a spendere senza parsimonia: donare con larghezza. Concretamente, atto generoso, spesa abbondante: tutte queste larghezze lo ridurranno in miseria.§ Nell'architettura navale si considerano: larghezza massima e larghezza al galleggiamento, entrambe misurate di regola nel piano della sezione maestra; la prima in corrispondenza della larghezza massima di tale sezione, la seconda sul piano di galleggiamento di pieno carico o di progetto. Le due larghezze possono essere misurate fuori corazza, fuori fasciame, fuori ossatura.