lóro

pron. pers., agg. e pron. poss. m. e f. di terza pers. pl. [sec. XIII; latino illōrum, genitivo pl. di ille, egli].

1) Pron. pers. (forma complementare tonica del pron. di terza pers. pl. essi, esse), indica le persone, talvolta anche gli animali e le cose, di cui si parla; si usa: A) nei compl. preceduti da prep. e anche come compl. oggetto (in luogo di li, le) quando gli si vuol dare particolare rilievo: stiamo parlando di loro; lo faccio per loro; ho chiamato loro, non voi. B) Come compl. di termine, quando segue il verbo; si usa per lo più senza la prep. a: ho portato loro un messaggio; nell'uso odierno si può anche sostituire, quando non generi ambiguità, con gli: ho scritto agli zii e gli ho detto di venirci a trovare. C) Come soggetto al posto di essi, esse: quando gli si vuol dare particolare rilievo: sono loro che sbagliano; quando il soggetto è posto dopo il verbo: verranno loro da noi; quando è in contrapposizione con altro soggetto: noi siamo puntuali, loro no; nelle esclamazioni: beati loro!; dopo tanto, quanto, come, più, anche, neanche, neppure, ecc.: ne hanno più loro che noi; nemmeno loro hanno accettato; quando è soggetto di un verbo all'inf., al part. o al gerundio: loro cedere? Non li conosci; usciti loro, cessò ogni discussione; in espressioni ellittiche: contenti loro, per me va bene; quando è in funzione predicativa: noi non siamo loro; quando è seguito da un agg. num.: loro due. D) Con soggetto pl., per sostituire sé: hanno fatto tutto da loro. E) Nell'uso burocratico, in formule come il di loro padre, la di loro figlia, invece che il loro padre, la loro figlia. F) Come forma di deferenza, di rispetto nel rivolgere il discorso a più persone con le quali non si è in rapporto di familiarità (talvolta con iniziale maiuscola) sia come compl., sia come soggetto: mi dicano loro, signori, cosa devo fare. Anche nella loc. familiare lor signori: lor signori sanno come stanno le cose.

2) Agg. poss. (è il corrispondente, riferito a soggetto pl., di suo, sua, suoi, sue), di essi, di esse; che appartiene, che è relativo, peculiare, abituale a essi, a esse: la loro casa; questa è casa loro; i loro discorsi; la loro passeggiata. È talora usato in espressioni di deferenza e in formule di cerimonia: le signorie loro; le loro maestà; in espressioni ellittiche: io sto dalla loro, dalla loro parte; vivono del loro, dei loro averi; hanno voluto dire la loro, la loro opinione; vivono coi loro, con i familiari; è uno dei loro, dei loro compagni, seguaci.

3) Pron. poss., quello, quella (o quelli, quelle) che appartiene, che si riferisce a essi, a esse: risolvere il vostro problema e anche il loro.