katharéyusa
Redazione De Agostini
sf. neogreco. Lingua greca moderna che rappresenta un artificiale ritorno all'antica lingua classica già riesumata dagli atticisti e ripresa dalla tradizione dotta bizantina; a essa si oppone la lingua volgare o dēmotikḗ. Dopo la proclamazione dell'indipendenza, la katharéyusa fu assunta come lingua ufficiale dal nuovo Stato greco ed è rimasta la lingua dell'amministrazione, della giustizia e dei circoli accademici nonostante la sempre maggiore diffusione della lingua popolare. In ambito poetico fu valorizzata dalla cosiddetta Scuola Ateniese (A. Paráschos, D. Paparrigópulos, i fratelli Sutsos) in aperto contrasto con l'insegnamento e l'esperienza della Scuola Ionica.