Lessico

(pronuncia per esteso cappa), sm. o f. Lettera dell'alfabeto latino mantenuta in molti alfabeti stranieri e convenzionalmente posta, in quello italiano, dopo la j.

Fonetica

La k, che ha sempre il valore fonetico di un'occlusiva velare sorda, anche davanti a e, i, si può considerare una lettera propriamente estranea all'alfabeto italiano, perché è usata solo in parole straniere (coke, poker) o in loro derivati (kafkiano, keniota), e in alcune abbreviazioni (km “chilometro”, kg “chilogrammo”, Kw “chilowatt”); in qualche caso accanto alla forma con k esiste anche la forma con c o ch davanti a e, i (polca accanto a polka, chepì accanto a képi).

Linguistica

La lettera k dell'alfabeto latino deriva dalla corrispondente lettera kappa dell'alfabeto greco, che a sua volta risale al segno fenicio kāph (x), il quale sembra raffigurare schematicamente la palma della mano (kāph) di cui, per il principio dell'acrofonia, passò a indicare il suono iniziale k. In latino il segno k, dapprima usato soprattutto davanti ad a e a consonante (kalatorem, sakros), fu progressivamente sostituito dalla lettera c e rimase solo in poche parole come Kalendae, Karthago e nell'abbreviazione K = Kaeso. La lettera k è invece normalmente usata nelle lingue germaniche e in quelle slave che adottano l'alfabeto latino. È però interessante rilevare che l'inglese antico usa ancora di preferenza il segno c laddove l'inglese moderno presenta normalmente k (inglese ant. bōc, inglese mod. book, libro); anche in tedesco antico si può trovare abbastanza spesso c in luogo di k del tedesco moderno (tedesco ant. corn, tedesco mod. korn, grano). Nel sistema di numerazione greco la lettera k con un apice in alto a destra () indica il numero 20, con un apice in basso a sinistra (,k) il numero 20.000.

Matematica

Si definisce kTeoria un ramo della topologia algebrica che studia i fibrati vettoriali. È una teoria coomologica generalizzata. § In geometria, considerata una circonferenza mobile lungo una retta r e con il centro sempre appartenente a tale retta, è detta curva k il luogo dei punti di contatto con la circonferenza delle rette uscenti da un punto fisso O di r. Presa O come origine di un sistema di coordinate cartesiane avente r come asse x, l'equazione della curva è data da (x²+y²)y2 = R²x², in cui R è il raggio della circonferenza.

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