acrofonìa
Redazione De Agostini
sf. [sec. XIX; acro-+-fonia]. Principio per cui un segno originariamente ideografico, essendo assunto in un alfabeto di tipo fonetico, acquista il valore stabile del suono iniziale della parola che in precedenza raffigurava: per esempio, l'ideogramma originario della parola fenicia alp (“toro”), che fu adottato come carattere della lettera a nell'alfabeto greco.