invisìbile

agg. [sec. XIV; dal latino tardo invisibílis].

1) Non visibile, che sfugge al senso della vista in quanto di natura non materiale, incorporea: i puri spiriti sono invisibili; il mondo invisibile, quello dello spirito; sulla natura umana agiscono forze invisibili; che non può essere percepito dall'occhio per la distanza o per le sue piccolissime dimensioni: molte stelle sono invisibili; microrganismi invisibili.

2) Per estensione, di cosa che non appare a prima vista, in quanto ben nascosta o in qualche modo mimetizzata: un rammendo invisibile; una macchia invisibile; anche di cosa piccolissima: una chiave invisibile.

3) Scherzosamente, di persona che si fa vedere poco; introvabile, irreperibile: come mai ti sei reso invisibile?

4) In economia, mano invisibile, metafora utilizzata da A. Smith per descrivere il funzionamento del mercato come istituzione che, attraverso il comportamento individuale dei diversi operatori, garantisce il raggiungimento di un particolare ordine sociale. Quest'ultimo quindi viene considerato naturale in quanto il suo conseguimento è spontaneo. Per le partite invisibili, vedi bilancia dei pagamenti.