intermodulazióne

sf. [sec. XX; inter-+modulazione]. Effetto dovuto alla non linearità di un sistema di trasmissione costituito da un quadripolo, consistente nel fatto che, se si applicano all'ingresso del quadripolo due segnali di frequenza diversa, si manifestano all'uscita, oltre ai segnali aventi le medesime frequenze, anche segnali aventi frequenze pari alla somma e alla differenza di queste (o più in generale date da loro combinazioni lineari). Si ha perciò una distorsione del segnale prelevato all'uscita del quadripolo. Per misurare l'entità dell'intermodulazione si inviano all'ingresso del quadripolo due segnali di frequenza e ampiezza scelte opportunamente e dipendenti dal metodo di misura usata e si misurano in uscita le ampiezze dei segnali aventi determinate frequenze prefissate. È così possibile calcolare, in funzione di tali ampiezze e di quelle dei segnali entranti, il cosiddetto fattore o rapporto di intermodulazione che permette di valutare la linearità di trasmissione del sistema sotto misura.

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